3 luglio 2011

Le voci del mare (reprise)


Come ho già scritto in altri post precedenti (e anche nel libro), quando sono al mare e la spiaggia è fatta di pietre, mi piace ritrarre i vari pezzi di legno, canne, conchiglie, tappi, ecc... che abbondano un po' dovunque. Le piccole e scure ombre proiettate sui sassi dai vari oggetti sono un esercizio "visivo" niente male per capire come la luce "lavora" e scolpisce gli oggetti.
Inutile dire che sempre e ovunque il disegno dal vero costituisce una "contemplazione pacifica e lenta di chi ostinatamente misura e legge la realtà attraverso mezzi così esigui come carta bianca e matita." (F. Ascenzi)

1 commento:

  1. Deliziosi i tuoi "oggetti del mare"... e a mio avviso, tutt'altro che facili da rappresentare! Buona settimana!

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