31 luglio 2011

Pinetina


Quasi a picco sul mare della Costa dei Trabocchi, in località Vallevò, questa pineta è un posto davvero rilassante e dal quale godere di una vista dei trabocchi e delle varie calette presenti proprio lì difronte.

24 luglio 2011

Le voci del mare (...again)


Ho fatto appena in tempo a finirlo quando dal cielo plumbeo è iniziata una pioggerella che ha fatto fuggire tutti i bagnanti.

23 luglio 2011

32° sketchecrawl

La giornata minacciava pioggia e quindi mi sono tenuto nei paraggi di casa mia. Qui il busto dell'insigne musicista Fedele Fenaroli posto davanti la vecchia stazione della Ferrovia Sangritana.

Inizia da qui un "Taccuino Lancianese" che mi porterà alla pubblicazione di un volume dedicato alla mia città. Indagherò su aspetti architettonici poco conosciuti o addirittura ignorati con il supporto narrativo di un esperto.

19 luglio 2011

Compagni di viaggio
















Sui trabocchi ce ne sono a centinaia... mi hanno fatto compagnia nei giorni in cui andavo componendo il libro di disegni e acquerelli di cui sapete.
Ci sono sempre e probabilmente c'erano prima dei trabocchi.

15 luglio 2011

Presentazione libro













Nell'ambito della manifestazione "Trabocchi, libri e rose" che ha come tema la diffusione e la conoscenza di opere editoriali e d'arte di autori e artisti locali, VENERDI 22 LUGLIO, verrà presentato il mio libro accompagnata dalla esposizione degli acquerelli e dei taccuini. Questi resteranno in mostra fino al 10 Agosto. In quell'occasione è possibile anche acquistare il libro.

13 luglio 2011

Sketch del giorno...



















Giornata esageratamente calda per andare in giro.
Ne approfitto per sperimentare tecniche nuove su un soggetto che ormai conosco "abbastanza" bene. Qui penna biro + pastelli acquarellabili + pilot whitepen (per le increspature delle ondine) + carta Fabriano camoscio. Soddisfatto.

Per chi ha dimestichezza con l'architettura italiana degli ultimi 30 anni, una citazione abbastanza evidente e facile da indovinare.

Scritto sulla pietra.













In questa frase per me è racchiusa l'essenza della vita: una continua sorpresa, un susseguirsi di eventi (sfortunati e non) che ce la fanno apprezzare e che ci dicono che vale la pena viverla.
E spesso, quando questi eventi sono legati ad incontri tra persone che scoprono di amarsi, si manifesta subito il desiderio che ne rimanga nel tempo una testimonianza, una traccia. Come questa dedica scritta con un pennarello su un sasso di mare, posto lungo la passerella che attraversa la spiaggia di Punta Aderci, vicino a Vasto.

8 luglio 2011

Via dalla folla...




























































Ieri me ne sono andato, di buonora, verso il mare ma più a sud di quanto non faccia normalmente.
La costa nord nei pressi di Vasto è anch'essa un susseguirsi di calette e piccoli promontori quasi inaccessibili. Avevo già un'idea di ciò che avrei trovato perché mesi addietro feci una breve ricognizione: adesso c'era la possibilità di vedere meglio e approfonditamente.
Le vestigia di due antichi trabocchi puntellano questo breve tratto di costa, mentre il paesaggio quanto mai selvaggio circonda le piccole case chiare che scendono verso il mare gradatamente.
Il caldo torrido ad un certo punto mi ha costretto a rifugiarmi presso un piccolo stabilimento di una altrettanto piccola spiaggia. L'accoglienza dei gestori e l'assoluta tranquillità dell'insieme (bagnanti compresi) hanno fatto in modo che restassi li a colorare i disegni fatti in precedenza e a farne di nuovi. Mi ero praticamente accampato. A metà pomeriggio mi sono fatto coraggio e mi sono incamminato verso sud, in direzione di un residence di boungalows costruiti quasi vent'anni fa proprio a ridosso della scogliera. Questo villaggio è perfettamente integrato nel paesaggio, ma ciò che lo rende unico nella zona è che ogni ospite ha il suo accesso esclusivo al mare e alla sua caletta. L'ospitalità e la gentilezza dei proprietari mi hanno subito messo a mio agio. Ho trascorso una giornata formidabile: tante emozioni, tanta natura, tanta bellezza.

Qui la mappa

3 luglio 2011

Le voci del mare (reprise)


Come ho già scritto in altri post precedenti (e anche nel libro), quando sono al mare e la spiaggia è fatta di pietre, mi piace ritrarre i vari pezzi di legno, canne, conchiglie, tappi, ecc... che abbondano un po' dovunque. Le piccole e scure ombre proiettate sui sassi dai vari oggetti sono un esercizio "visivo" niente male per capire come la luce "lavora" e scolpisce gli oggetti.
Inutile dire che sempre e ovunque il disegno dal vero costituisce una "contemplazione pacifica e lenta di chi ostinatamente misura e legge la realtà attraverso mezzi così esigui come carta bianca e matita." (F. Ascenzi)