27 luglio 2010

One day in L'Aquila

Non ero mai stato a L'Aquila e visitarla nel profondo come ho fatto domenica.
Ho provato anch'io le stesse sensazioni di quanti mi hanno accompagnato, specie nel vedere come le strutture di consolidamento abbiano ingabbiato le case e le architetture in maniera tale non da proteggerle, ma piuttosto da impedirne la loro "rinascita".
Ecco, una città in gabbia che non è morta, ma che spera e combatte per uscirne fuori.

Un sentito ringraziamento al gruppo di arsetnatura che mi ha dato l'opportunità di raccontare L'Aquila dal mio punto di vista.





1 commento:

  1. Ciao Marco,
    i tuoi disegni sono bellissimi ed emozionanti, dev'essere stata un'esperienza intensa e indimenticabile visitare l'Aquila e documentare il suo stato attuale. Sono molto colpita da questa sensazione di disfacimento che ancora non lascia intravedere l'inizio di una rinascita. Spero tanto che qualcosa possa presto cambiare.

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